In occasione della residenza d’artista di Zuzana Pernicová, Areacreativa42 ha organizzato un workshop con l’artista per le scuole secondarie di primo e secondo grado.
L’artista
“Storie assolute, senza epoca, senza radici, eppure perfettamente condivisibili da ciascuno di noi. La narrazione scorre sempre sul filo di un tempo sospeso in cui le situazioni sono residui di memoria, scene di vita vissuta da lei e dall’altro fuori da lei. Un letto e una persona sdraiata, una chiesa e i suoi simboli, capannelli di viandanti, mani su visi disperati per una successione malinconica e profonda che tra i toni di grigio ci racconta di vite sospese e di vite in attesa. Si tratta, quindi, di brani di esistenza qualsiasi, in cui la normalità è indagata con un tono di denuncia per smarrire la griglia del conformismo e dell’omologazione e sfociare in altre possibilità.” [Martina Cavallin]
Classe 1987, Zuzana Pernicová è stata finalista della III edizione di Art Prize CBM (2015-16) per la sezione Under 30. La collaborazione con Areacreativa42 ha preso avvio da allora, agevolata anche dal fatto che l’artista vive e lavora a Milano. La scelta di una residenza limitata al week-end è dettata proprio dal fatto che l’artista, essendo impegnata con il lavoro durante la settimana, non può ritagliarsi periodi troppo lunghi di pausa.
Il tema della residenza segue in parte il suo approccio artistico: i diari d’artista sui quali è solita annotare, con disegni e pitture, le sue sensazioni ed esperienze sono il mezzo per un diario itinerante e aperto ad accogliere suggestioni nuove date da luoghi e persone, in un percorso che parla di solitudine e incomunicabilità, di esistenza e memoria.
L’atelier per la scuola secondaria di primo grado
I ragazzi sono stati accolti presso la sede dell’associazione dalla responsabile dell’area educativa e dall’artista, che hanno guidato insieme il laboratorio. In seguito ad un’esposizione delle norme comportamentali da adottare all’interno dello spazio espositivo, l’artista si è presentata e ha raccontato brevemente del suo lavoro di pittrice.
Si è, quindi, chiesto ai ragazzi di osservare un modello dal vivo. Questo era completamente avvolto in una coperta, in modo da non svelarne l’identità. Solamente alcune parti del suo corpo, decise al momento dall’artista, sono rimaste scoperte (un occhio e una mano). All’osservazione è subentrata l’immaginazione: i ragazzi hanno disegnato con matite, pastelli o a collage il personaggio nascosto così come lo hanno immaginato, traendo spunto dai soli particolari visibili.
L’atelier per la scuola secondaria di secondo grado
I ragazzi sono stati accolti presso la sede dell’associazione dalla responsabile dell’area educativa e dall’artista. Per cominciare l’artista si è presentata e ha raccontato del suo lavoro di pittrice, mostrando ai ragazzi alcuni dei suoi lavori. É seguita la lettura di un passo da “La metamorfosi” di Franz Kafka, scrittore ceco caro all’artista, e una riflessione sui concetti di trasformazione e cambiamento, supportata dalla proiezione di illustrazioni del racconto eseguite da diversi artisti del secolo scorso e contemporanei.
Su queste basi si è proposto un laboratorio di collage su diretta indicazione dell’artista con l’obiettivo di stimolare la creatività dei ragazzi seguendoli passo dopo passo nella realizzazione dell’elaborato.