Silvia Argiolas durante la residenza ci ha portati fin dentro il processo metabolico della sessualità in cui tutto si fa poltiglia, dove i colori e gli innesti su tela diventano medesimo materiale organico, cloaca di immagini, profumo, secrezioni, sangue, make up, paillettes. La sua estetica è una ricerca sulle dinamiche della parafilia sessuale che ci conduce proprio nel mezzo del rapporto tra la natura dell’esibizionismo e i modelli culturali attraverso cui essa si veicola. Nel suo fare arte è connaturata questa ambiguità originaria e durante il suo periodo di residenza, l’artista si è confrontata con gli artisti presenti: Elvis Spadoni, Giacomo Modolo e Stefania Falsone.
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