17 marzo 2012 – 15 aprile 2012

SVETLANA KULISKOVA Rompete le righe
a cura di Karin Reisovà

Svetlana Kuliskova, è, come ama definirsi, “una nomade” che si sposta nella ricerca continua di nuovi percorsi senza però perdere le tracce del suo passato, senza abbandonare mai completamente quello che è stato. Si porta con se la sua riserva di conoscenze e di esperienza e quando assetata ha bisogno di acqua fresca che le scorra dentro a rianimare nuove visioni di colori e trame s’immerge in vortici colorati creando intrecci e sfumature a volte morbidi e sinuosi a volte duri, calibrati e geometrici.

“Rompete le righe” è il titolo della mostra che sottintende la richiesta di lasciare gli schemi, le classificazioni per cogliere lo slancio creativo e sperimentale che si concretizza negli arazzi, nei tessuti, nelle fotografie e nella capacità di rinnovarsi e di dialogare con altre culture.

In mostra sono esposti arazzi dagli anni ’90, interamente realizzati con la tecnica Art Protis, tessuti per l’ arredamento e per la moda, le jute più recenti della serie Arakne, fino ad arrivare ai tappeti disegnati dall’artista e realizzati in India, al confine con il Nepal.

Svetlana si muove tra il design tessile e la fiber art, tra la videoarte e la fotografia e nelle sale settecentesche della Casa Toesca la proposta diventa affascinante.

“I livelli dimensionali” sono i titoli di un ciclo di opere iniziato nel 2010. Rievocano stati d’animo e suggeriscono scenari sensuali di libertà e di elevazione. “I codici astratti della coscienza”, anch’essi, appartenenti ad un ciclo di arazzi su juta, invece, si contrappongono sintetizzando difficoltà e costrizioni, e le linee spezzate e gli incroci, sono riferimenti a sistemi di codifica estratti dalla complessità per essere riportati alla lentezza del lavoro manuale e dell’ unicità che caratterizza l’opera dell’artista.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Svetlana Kuliskova è nata a Hustopece, in Repubblica Ceca. Si diploma all’Istituto tessile di moda SPST di Brno, con la specializzazione in Disegno dell’abbigliamento e dei costumi e nel 1988 entra nello studio Art Protis, dove inizia a creare arazzi moderni con una tecnologia coperta da copyright. Qui nel 1990 partecipa alla realizzazione di un arazzo di grandi dimensioni per l’Expo di Osaka. Nel 1998 si laurea in arti visive alla Facoltà FaVU del VUT di Brno, e frequenta l’atelier di Tomas Ruller. Si occupa di videoarte, multimedia, performance e partecipa a numerosi festival e mostre collettive. Nel contempo partecipa a mostre collettive e progetti con gli arazzi.Dal 1998 inizia il suo rapporto con l’Italia e nel 1999 partecipa a Milano ad un corso annuale organizzato dalla Regione Lombardia per approfondire l’immagine digitale nella produzione cinetelevisiva.

Dal 2001 al 2005 lavora presso la produzione “Centovetrine” la soap opera di Canale 5, nel reparto montaggio-video. Nel 2006 riprende a creare gli arazzi Art Protis e sviluppa progetti nuovi nell’ambito dell’arte, della moda e del design.

Nel 2008 è selezionata, tra 3000 partecipanti, nei 15 finalisti del Concorso Internazionale “Targetti Light Art Award” con il quadro luminoso “Cuore incorporeo”. Nel 2010 nasce la collaborazione con Dyloan Studio di Milano che porta al progetto ARAKNENon Woven, un tessuto innovativo, utilizzato nel campo della moda, basato sulla ventennale esperienza di Svetlana a partire da Art Protis. (Calvin Klein Collection fall-winter 2011-12 New York).

Durante gli ultimi anni sviluppa l’interesse al riuso di materiali tessili esistenti per testarne le potenzialità inespresse, oltre che per l’istanza ecologica. Nel 2011 partecipa al progetto “Sparkling, Ecologically Correct” durante Design Week Milano al FuoriSalone in zona Tortona, con il quale matura la filosofia di una vita responsabile ed ecosostenibile – un ritorno consapevole al significato profondo di scelta-giudizio-separazione, e viene invitata a partecipare al Open Design Italia Selected a Bologna, una mostra sul design autoprodotto e in piccola serie. Nel 2011 crea la sua prima collezione di tappeti annodati a mano che fa eseguire in India secondo metodologie antiche sia nella tintura delle lane.