27 ottobre – 16 dicembre 2012
Medhat Shafik Athar/Ritrovamenti
a cura di Antonio D’Amico

Athar/Ritrovamenti è il titolo della mostra che Medhat Shafik ha ripensato in una veste nuova e ricca di opere di grande suggestione per Casa Toesca a Rivarolo Canavese, dove approda dopo le tappe di Milano e Torino presso la Galleria Marcorossi artecontemporanea ed eventinove. Circa trenta sono le opere esposte, fra dipinti su tela, iute e carte colorate, così come due imponenti installazioni che dialogheranno con le sale affrescate di Casa Toesca in un rigenerato rapporto misterioso e affascinante in cui l’arte racconta fiabe e vicende visionarie.
“L’uomo contemporaneo galleggia nello spazio cosmico dei non luoghi e, per ritrovare se stesso, deve recuperare le proprie emozioni…”, come ricorda Antonio D’Amico nel testo in catalogo, e a Casa Toesca, tra le fiabe degli affreschi antichi, le opere di Shafik, con la loro magia silente, trovano prospettive nuove che inducono il visitatore a una riflessione sulla vita e i suoi dettagli nascosti.
“Io sono un visionario, non sogno”, dichiara Shafik, “e di questo mi rammarico. Tutti sogniamo, ma io non ho memoria dei miei sogni, forse perché possiedo un mondo visionario sveglio e acceso”. Infatti, la visionarietà e la fantasia del visitatore si accenderà dinanzi alla Città dei profumi, avvertendo soavi essenze che catturano l’anima, così come penserà di volare nel cosmo della memoria mitologica, storica e collettiva, entrando nella Barca. Ulisse sospesa a mezz’aria in una sala di Casa Toesca.
Shafik ricorda che il suo “lavoro nasce come un viaggio mentale: è il tentativo di far dialogare mondi opposti…”, proprio come accade nella raffinata ed elegante mostra di Rivarolo Canavese, ambientata nella silenziosa dimora seicentesca, votata all’arte e situata a soli 30 km da Torino.
La mostra si avvarrà dell’atelier pedagogico “Nord sud ovest est” pensato e coordinato dall’Associazione culturale Areacreativa42, che farà vivere ai bambini e agli studenti l’esperienza entusiasmante del mondo magico di Athar. Così, attraverso una visita guidata, dopo aver percepito un mondo capace di penetrare l’Io sensibile, ciascun “artista provetto” potrà sperimentare e ritrovare le proprie sorgenti creative attraverso una serie di attività manuali.

L’artista
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956, ma dal 1976 vive e opera in Italia, collaborando con la Galleria MARCOROSSI artecontemporanea fin dai suoi esordi negli anni Novanta. Diplomato in pittura e scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dagli anni Ottanta partecipa con successo a molte rassegne artistiche nazionali e internazionali, arrivando ad una vera e propria consacrazione, con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1995, in occasione della quale il Padiglione Egitto, viene premiato con il Leone d’Oro delle Nazioni.
Nel 2010 partecipa alla Biennale d’Arte Sacra al Museo Stauros di Isola del Gran Sasso e alla II Biennale Internazionale di Sabbioneta. La sua ultima personale, del 2011, “ARCHETIPI – Le origini del futuro”, è stata curata da A.C. Quintavalle e allestita alla Fondazione Stelline di Milano, nel prossimo mese di novembre una sua personale, curata da Gloria Bianchino e A.C. Quitavalle, verrà esposta dallo CSAC alle Scuderie della Pilotta di Parma.